L’inconscio collettivo: Il contributo di Jung
L’inconscio collettivo: Il contributo di Jung
L'inconscio riguarda anche un gruppo di persone, che possono
essere considerate come una mente collettiva, dotata di pulsioni, conoscenze,
valori sommerse che non restano confinate al singolo, ma vengono trasmesse in
generazione in generazione.
Carl Gustav Jung le definì "inconscio collettivo". Jung propose di utilizzare il termine archetipo per indicare l'insieme di idee, simboli e rappresentazioni depositate nell'inconscio collettivo.
Carl Gustav Jung le definì "inconscio collettivo". Jung propose di utilizzare il termine archetipo per indicare l'insieme di idee, simboli e rappresentazioni depositate nell'inconscio collettivo.
Inconscio e linguaggio: il contributo di Lacan
Secondo Lacan , l'inconscio è strutturato come un linguaggio
e quindi è analizzabile con strumenti come la linguistica e le teorie che
studiano la natura dei segni e dei simboli.
L'inconscio di una persona è il luogo della psiche dove è depositato il prodotto della sua storia e della sua cultura sotto forma di simboli e significati che la persona non può controllare, ma che riceve con l'educazione e l'esperienza.
Il linguaggio però è qualcosa che non abbiamo scelto, ma che ci è stato dato dall'educazione, attraverso i processi di socializzazione.
Lacan sottolinea l'importanza del linguaggio anche per un altro motivo : la pratica psicoanalitica avviene solo attraverso il linguaggio. Per Lacan il fatto che i problemi dell'inconscio vengano curati con il linguaggio significa che l'inconscio è esso stesso linguaggio.
L'inconscio di una persona è il luogo della psiche dove è depositato il prodotto della sua storia e della sua cultura sotto forma di simboli e significati che la persona non può controllare, ma che riceve con l'educazione e l'esperienza.
Il linguaggio però è qualcosa che non abbiamo scelto, ma che ci è stato dato dall'educazione, attraverso i processi di socializzazione.
Lacan sottolinea l'importanza del linguaggio anche per un altro motivo : la pratica psicoanalitica avviene solo attraverso il linguaggio. Per Lacan il fatto che i problemi dell'inconscio vengano curati con il linguaggio significa che l'inconscio è esso stesso linguaggio.
I traumi e i meccanismi di difesa dell'io
La nevrosi è una situazione di conflitto stabile e duratura.
Per Freud però ci possono essere anche esperienze particolarmente negative, e
di breve durata, talmente intense da provocare dei disturbi permanenti
nell'equilibrio psichico della persona: si tratta dei traumi. La psiche
possiede meccanismi di difesa per affrontare i traumi, anche se a volte troppo
intensi.
E più facile che una persona subisca un trauma quando è
indifesa. Questo accade più frequentemente durante l'infanzia. Un esempio di
trauma è quello di un bambino, quando esce dal grembo materno, dove i suoi
bisogni non vengono più soddisfatti automaticamente. Una volta cresciuti,
questo trauma può essere dimenticato e seppellito nell'inconscio, ma può
comunque restare fonte di nevrosi.
Secondo la psicanalisi, la nevrosi, è la manifestazione che le persone si difendono in modi diversi dalle situazioni di conflitto o di trauma. Per alleviare un conflitto che può mettere a repentaglio la stabilità psichica di una persona, si mettono in atto delle strategie di difesa che cercano di ridurre, risolvere o almeno ignorare la tensione dovuta alla contraddizione.
I meccanismi più importanti:
Secondo la psicanalisi, la nevrosi, è la manifestazione che le persone si difendono in modi diversi dalle situazioni di conflitto o di trauma. Per alleviare un conflitto che può mettere a repentaglio la stabilità psichica di una persona, si mettono in atto delle strategie di difesa che cercano di ridurre, risolvere o almeno ignorare la tensione dovuta alla contraddizione.
I meccanismi più importanti:
-la regressione
-la rimozione
-lo spostamento
-la razionalizzazione
-la negazione
-la proiezione
I sogni
La psicologia definisce i sogni come una sequenza, di
immagini, pensieri, emozioni, che avviene durante il sonno, una sequenza più o
meno coerente in cui spesso le leggi della logica e le regole che guidano la
realtà sembrano sospese. Nel passato i sogni erano considerati messaggi
profetici o divini che potevano essere decodificati da persone che possedevano
particolari capacità divinatorie.
Il sogno è diverso dall'immaginazione, perchè è
involontario, non possiamo controllare quello che sognamo. Freud ha pubblicato
l'opera "L'interpretazione dei sogni". I sogni sono descritti come
manifestazioni dell'inconscio che possono essere decifrate. per Freud i sogni
servono a preservare il sonno da stimoli esterni. A partire da questo fatto,
Freud ipotizzò che i sogni sono la rappresentazione illusoria dell'appagamento
di un desiderio che nella realtà non è stato soddisfatto. Un
punto importante della teoria freudiana dei sogni consiste nel fatto che
la mente da un lato permette ai desideri di esprimersi nei sogni,
dall'altro esercita anche un controllo nei confronti dei desideri proibiti, che
ramo stati rimossi e seppelliti nell'inconscio perchè ritenuti moralmente o
socialmente inaccettabili.
Nei sogni i desideri vengono portati alla luce, ma vengono
anche trasformati a causa del controllo esercitato dalla psiche. Così nasce il
lavoro onirico, ovvero il processo con cui la mente trasforma e rende indiretto
un sogno, nascondendo il suo significato reale. Consiste i processi come la
condensazione e lo spostamento.
I sogni diventano come dei simboli o dei testi che vanno
interpretati in cui si deve cercare di scoprire il significato nascosto che li
ha prodotti
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